venerdì 6 maggio 2011

Se hai un perché... chiedilo al mito!


Liftarn: Mermaid






Mi è stato detto che, se voglio sapere qualcosa, posso affidarmi al mito. I racconti mitologici, le leggende servono a spiegare l'origine di ogni cosa: del mondo, dell'uomo e della donna, degli animali, delle pietre, dei tamburi, della pioggia... Non ho mai pensato che li avrei trovato interessanti. Non mi attraevano le storie dove apparivano esseri per metà umani e per metà animali, dalla parentela molto intricata. Li ho approcciati anni fa, senza rendermene bene conto, in "Donne che corrono coi lupi" di Clarissa Pinkola Estes. Mi aveva colpito, tra le altre storie, la vecchia cantatrice di ossa, che cantando rianimava, ridava "corpo" agli scheletri.  Un po' alla volta, ho cominciato a leggere qualche brano qui e là, anche sul web,  finché di recente ho comprato di proposito un libro dal titolo "Racconti dei saggi sciamani", a cura di Pascal Fauliot e Patrick Fischmann.


Questo volumetto è dedicato in particolare, come dice bene il titolo, agli sciamani. Sono storie straordinarie sulla loro nascita, sull'apprendimento e l'uso dei loro poteri, sulla loro capacità di attraversare tanti mondi, di assumere tante sembianze. Per la maggior parte, si parla di metamorfosi animale. Uno degli aspetti che mi sta affascinando è la capacità di riconoscere dei messaggi a partire dai movimenti impercettibili di un albero, dal tipo di cinguettio emesso da un uccello o dal modo in cui il cielo è oscurato dal fumo di una capanna... I miti consentono di dare un senso alle cose accedendo al nostro inconscio, direttamente. Tentare di capire in modo razionale è inutile. Tempo fa avrei provato molto scetticismo nel leggere:

"Ci sono cose che si dipingono,
altre che si raccontano, si cantano e si danzano.
I nostri miti sono sacri: con essi si proteggono i luoghi.
Sono talmente intimi e potenti
che qualcuno di essi potrebbe scuotervi come i serpenti mitici
e trasformare in fiumi i vostri corpi." (pag.111)

Le leggende, i miti, le fiabe ci parlano attraverso dei simboli, attingendo agli archetipi universali. Un archetipo è un simbolo animato, una traccia da seguire che indica il modo in cui certe forze operano nella nostra vita e il tipo di  relazioni che abbiamo con esse. Sono convinta che proseguire in questa esplorazione mi aiuterà a sviluppare il mio lato intuitivo.

"Stupidità" deriva dal latino "stupeo", "stordito", "intontito nei sensi". Credo che continuare ad interessarmi ai miti sia una buona terapia per vivere in maniera meno "insensata", privata dei sensi e recuperare così la mia intuizione, la mia parte più profonda, che sa sempre quello che è meglio per me.


Antonio Canova: Amore e Psiche


Che cosa vi trasmette la mitologia, la fiaba? Pensate anche voi che sia un modo più naturale e diretto per riconnettersi alla psiche?




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