Anche se non sono un'ecologista al 100%, cerco di fare qualcosa per inquinare un po' meno.
La carta, ad esempio, è uno dei materiali che si riciclano meglio, però perché far girare tanto materiale cartaceo non proprio indispensabile, con costi per chi li produce, chi li trasporta e chi ce li mette in cassetta? Ora, non voglio certo prendermela con chi ha come unica possibilità di lavoro quella di consegnare volantini, semmai bisogna cercare di ridurre gli sprechi a monte!
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Koba Alexander: Rubbish |
Ecco quello che ho fatto, oltre ovviamente a tenere separata la carta in casa da buttare nell'apposito bidone.
Per evitare di avere posta in cartaceo che non ci serve o che possiamo ormai consultare direttamente via Internet:
1. Ho inviato alcune lettere raccomandate all'attenzione del Responsabile Trattamento Dati di quelle associazioni che scrivono per chiedere offerte o per offrire corsi vari. (Mi spiace dover dire che ad oggi un'importante Fondazione per la ricerca sui tumori continua a mandarmi i suoi bollettini per fare offerte, nonostante la mia richiesta sia stata accompagnata da una raccomandata con ricevuta di ritorno...)
2. La maggior parte delle aziende che inviano la loro pubblicità si avvalgono di
elenchi telefonici. Io sono con la Telecom e da qualche mese è uscito un modulo, che si trova
qui. Ad un certo punto si richiede
SONO D'ACCORDO CON L'USO DEL MIO INDIRIZZO PER L'INVIO DI POSTA PUBBLICITARIA :
basta mettere una croce sul NO. Ovviamente gli effetti li sentirò solo a partire dall'elenco del prossimo anno. Bisogna anche allegare la fotocopia del documento di identità e del codice fiscale. Si può inviare via posta o via fax (perché non hanno previsto anche un invio telematico come allegato alla mail?)
3. Di recente, come socia Coop, ho scoperto che è possibile consultare sul sito la rivista "Consumatori",
perché allora continuare a ricevere il cartaceo? Basta andare sul sito di
Coop Consumatori e cliccando in alto a sinistra "Vuoi rinunciare alla copia cartacea di Consumatori"? Si apre una finestra con la mail della redazione, dove basta copiare il testo che viene suggerito ed aggiungere i propri dati, oltre al nome della cooperativa di zona ed al numero della propria tessera.
Certo, queste azioni richiedono un po' di tempo, ma sono convinta che ci si prenda troppa libertà nello stampare ed inviare pubblicità varie non richieste; se si interviene, si manda un segnale, e più siamo a farlo, maggiore sarà
l'opera di dissuasione, assolutamente legittima e legale, nei confronti di un invio indiscriminato di stampati di carta.
Buona iniziativa a tutti!