Le ricette della Dott. Luciana Varvello : GINESTRA
GINESTRA (famiglia delle Leguminose)
Arboscello molto ramoso, alto m 0,80-2 e comune nei boschi e nei luoghi incolti. Altri nomi della ginestra usati dal popolo: ginestrella, amaracciole, ruginolo, estrici.
Proprietà curative: contiene un principio attivo, la sparteina, che è un ottimo tonico del cuore. Contiene inoltre scoparina e sali di potassio che hanno azione fortemente diuretica. Per questo la ginestra rappresenta una delle migliori cure contro l'idropisia. Si usano i fiori che vanno raccolti prima che stiano per trasformarsi in frutto; in caso contrario potrebbero provocare disturbi gastrici. Sono da raccogliere anche i giovani rami. Contro l'idropisia e per rafforzare le contrazioni del cuore: bere alla dose di 2-4 tazzine al giorno l'infuso dei fiori (g 25 in un litro d'acqua). Sempre contro l'idropisia alcuni consigliano di prendere al mattino e alla sera un cucchiao di semi di senape e di bere subito dopo g 15 di decozione di fiori e sommità verdi di ginestra. Ed ecco un vino diuretico; si ottiene con un infuso preparato a freddo tenendo la cenere dei rami e dei fiori (g 60) sospesa per quattro giorni dentro un sacchetto in g 1000 di vino bianco secco. Va preso nella dose di un bicchiere da marsala tre-quattro volte al giorno, prima dei pasti, nei casi di albumina e nelle malattie delle vie urinarie. Il cataplasma di fiori e germogli teneri è utile contro gli ascessi freddi, le ghiandole e i tumori scrofolosi.
I rami giovani e flessibili di questa pianta davvero preziosa (è infatti anche pianta tessile) servono per legare viti, ortaggi, ecc., allo stesso modo di quelli del salice.
(fonte: Dott. Luciana Varvello: "Curatevi con le erbe: manuale medico pratico per tutti", De Vecchi Editore, Milano, 1974, pagg.100-101)
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