Le ricette della Dott. Luciana Varvello : QUERCIA
QUERCIA (famglia delle Fagacee)
Albero maestoso largamente diffuso anche in Italia nelle sue diverse varietà: quercia comune, peduncolata, sessiliflora, lanuginosa. Questi alberi raggiungono la rispettabile altezza di 15-20 metri e molti secoli di vita.
Proprietà curative: sono contenute in tutte le sue parti: legno, corteccia, foglie, ghiande. Le foglie si raccolgono in giugno nel momento in cui sono ricche di linfa; le ghiande in autunno, quando sono ben mature; la corteccia va tolta ai rami giovani di due o tre anni, in maggio, prima della fioritura. Il decotto di corteccia (g 10 di corteccia seccata e polverizzata in 200 di acqua; da prendersi un cucchiaino ogni ora) è un ottimo rimedio contro la diarrea, gli avvelenamenti da tabacco, nelle emorragie gastro-intestinali, nello sputo di sangue. È di grande utilità per gargarismi nelle infiammazioni della bocca e della gola, per applicazioni esterne contro le emorroidi, i geloni, il sudore dei piedi e delle ascelle. Consigliabile anche il vino di quercia, secondo queste dosi: g 10 di corteccia, g 10 di acido cloridrico medicinale e un litro di vino rosso (lasciare a macero per sei giorni). Ed ecco un colluttorio di quercia per rassodare le gengive: un pugno di foglie messe in infuso in mezzo litro di vino addolcito con miele. Come cura del gozzo al suo primo apparire: impacchi di decotto di scorza, cambiati rapidamente perché non abbiano il tempo di scaldarsi; prendere inoltre tre cucchiai del decotto durante la giornata, con miele e sciroppo. Consigliabile anche l'infuso (versare g 15 di corteccia di quercia in un litro di acqua bollente) per lavaggi frequenti contro la sudorazione eccessiva delle ascelle e dei piedi.
(fonte : Dott. Luciana Varvello, Curatevi con le erbe: manuale medico pratico per tutti, De Vecchi Editore, Milano, 1974, pagg. 164-165)
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